Tag: Triplice cinta
-
La pieve di San Giorgio di Valpolicella, scrigno d’arte e storia
Sulla cima di un poggio gentile della Valpolicella sorge da tempi remoti la chiesa di San Giorgio. Umile con le sue pietre a vista, senza prospetti appariscenti, l’edificio sembra adagiato in quel luogo da sempre. Risalendo i sentieri lungo il pendio della collina, guidati dalla vista del suo campanile massiccio, se ne può quasi respirare…
-
Fidenza e la Passio di San Donnino
Bibbie di pietre, manoscritti di sculture, racconti e figure prendevano vita dalle mani degli abili scalpellini romanici presso il Duomo di San Donnino a Fidenza. Magistri sapienti che con il potere della conoscenza simbolica rendevano possibile tramutare in forma reale l’immaginazione. Ma anche umili uomini di fede che scolpendo la materia l’animavano di significati profondi…
-
L’abbazia di Valvisciolo a Sermoneta, luogo templare
Là, dove i Monti Lepini accarezzano l’Agro Pontino, sorge un’abbazia. Essa si adagia sulle pendici del Monte Corvino con amena bellezza, e si volge al cielo con austera spiritualità. L’abbazia di Valvisciolo sembra appartenere a quel luogo arcadico dall’eternità, eppure le sue origini sono incerte e perdute nel tempo. Le origini dimenticate di Valvisciolo Il…
-
Il silenzio trascendente dell’abbazia di Fossanova
Se non l’eco soffuso di passi che timidi incedono tra le panche e gli inginocchiatoi, null’altro si ode tra le navate dell’Abbazia di Fossanova. Vi è un’atmosfera mistica e potente in questo luogo. Essa permea ogni essenza, trascendente ierofania che supera il limite della comprensione dell’umano. Non esiste parola, né gesto, né gemito che possa…
-
Il misterioso Cristo nel labirinto di Alatri
Alatri, 1997. Durante dei lavori di restauro, presso uno dei locali attigui al chiostro della chiesa di San Francesco, alcuni colori consunti dal tempo fanno capolino da una stretta intercapedine. Ben presto si rivela l’esistenza di un angusto cunicolo, ricavato da chissà chi nel corso della storia. La chiesa di San Francesco fu edificata a…
-
Il complesso delle Sette Chiese di Bologna
Il racconto di un pellegrino è il pretesto per rivivere le vicende storiche e architettoniche che hanno interessato il complesso delle Sette Chiese di Bologna. Il brano si sviluppa attraverso tre distinti stili: quello narrativo del protagonista, in prima persona, il quale segue un percorso tanto reale quanto interiore, metafisico, che lo porta ad un’illuminazione…
-
Simbolismi Templari: la cattedrale di San Lorenzo a Genova
La cattedrale di Genova, San Lorenzo, fu consacrata nel 1118 da papa Gelasio II. L’edificio si erge fiero nel centro cittadino del capoluogo ligure. Non dissimile dalle molte costruzioni religiose sorte a cavallo dei secoli X-XII, essa è tuttavia ammantata di un’aura di suprema spiritualità. La cattedrale appare come uno scrigno dai molti tesori, e…
-
Misteri di Roma: la profezia di San Malachia
Roma, più di ogni altra città al Mondo, è indissolubilmente legata a incredibili e spaventose profezie. Lungo i percorsi storici, lastricati di eleganti sampietrini, si sussurra di bocca in bocca di catastrofici fatalismi e ineluttabili destini. Nel corso dei secoli, infatti, numerosi sono stati i personaggi religiosi e secolari che hanno rivelato profezie sulla fine…
-
I 5 misteri di Venezia
La città di Venezia vanta origini antichissime e gloriosi fasti. Il nucleo più antico del capoluogo veneto corrisponde certamente a quello di Riva Alta, o Rialto, presso il quale si attesta un insediamento urbano a partire dalla metà del quinto secolo. Ducato sin dal 697, Venezia ebbe a manifestare lungo i secoli un’accesa vocazione per…
-
Orvieto, splendore dell’Umbria
Uno scudo sormontato da una corona contiene quattro antichi simboli: una croce rossa, a memoria di un fervente trascorso guelfo; un’aquila nera, come omaggio a una lunga dominazione romana; un leone fiorentino, vessillo di una fedele alleanza, e infine un’oca, per ricordare l’evento leggendario di Roma sul Campidoglio. Non potrebbe esserci modo migliore per introdurre…
-
Noto, la città splendente e la città sepolta
Tutti dovettero avere una grande superbia, un grande orgoglio, un alto senso si sé, di sé come individui e di sé come comunità, se subito dopo il terremoto vollero e seppero ricostruire miracolosamente quelle città, con quelle topografie, con quelle architetture barocche: scenografiche, ardite, abbaglianti concretizzazioni di sogni, realizzazioni di fantastiche utopie.» Vincenzo Consolo,…