Il labirinto della cattedrale di Reims

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Un tempo lungo la navata centrale della cattedrale di Reims, ai piedi di slanciati pilastri, tra archi gotici e maestose vetrate policrome, c’era un labirinto. Un sentiero intricato, composto da undici spire geometriche si snodava ai piedi dei fedeli che avevano appena varcato l’ingresso e cercavano nella casa di Dio la redenzione. Per l’uomo medievale il viaggio verso i luoghi santi della cristianità costituiva una via privilegiata della ricerca interiore. Tuttavia non tutti potevano mettersi in cammino e spesso il solo modo di compiere il pellegrinaggio era farlo in senso simbolico. Il labirinto costituiva una perfetta metafora del percorso, materiale e spirituale, che il cristiano era chiamato a compiere nel corso della vita verso la Gerusalemme celeste. I fedeli del Medioevo, umili e penitenti innanzi all’Altissimo, lo percorrevano in ginocchio, partecipi delle sofferenze del Cristo.

A Reims la traccia pavimentale si componeva di piastrelle in pietra bluastra delle Ardenne ed era unicursale. Come a Chartres, il labirinto poteva infatti essere percorso in una sola direzione, senza possibilità di cambiare, in quanto l’unica strada per ottenere la salvezza era seguire Cristo, via, verità e vita1. E alla salvezza eterna si riferiva anche la forma geometrica del disegno, costituito da una composizione di ottagoni. I lati della figura richiamavano in tal modo i sette giorni che Dio aveva impiegato per creare il cosmo più un ottavo: il tempo dell’eternità, dell’infinito e della resurrezione.

La cattedrale di Reims, il luogo delle incoronazioni di Francia

Flodoardo, storico e canonico del X secolo, tramanda che la prima cattedrale di Reims sorse dopo il 400, quando San Nicasio trasferì in città la sede episcopale2. L’edificio venne innalzato sul sito delle terme gallo-romane un tempo volute da Costantino nell’antica Durocortorum. La chiesa fu dedicata a Notre-Dame e le fonti raccontano che proprio di fronte al suo ingresso San Nicasio venne decapitato dai barbari invasori. In un giorno di natale sul finire del V secolo, forse nel 4963, a Reims il vescovo San Remigio battezzò Clodoveo, primo re dei Franchi a convertirsi al cristianesimo niceno4. Secondo una leggenda altomedievale, in quell’occasione una colomba discese dal cielo e consegnò al santo una sacra ampolla contenente il crisma battesimale5.

Si possono rintracciare le origini di questa fortunata tradizione in una Vita di san Remigio dell’arcivescovo Incmaro, redatta intorno all’8606. Il religioso aveva di certo messo per iscritto un racconto tramandato oralmente da generazioni. Una santa ampolla, conservata nella Basilica di San Remigio, esisteva davvero e con il suo olio taumaturgico si era fatto incoronare Ludovico il Pio nell’816. A Reims v’era dunque una reliquia preziosissima, creduta il segno dell’investitura divina ai monarchi del Regno di Francia. Divenne così usanza per i re farsi incoronare presso la Cattedrale. Nel corso dei secoli a Reims verranno proclamati ben trentadue sovrani, tra cui Enrico I (1027), Luigi IX il Santo (1226) e Carlo X (1825), solo per citarne alcuni. Nel corso della guerra dei cento anni, Giovanna d’Arco vi condusse Carlo VII dopo la presa di Orléans, affinché potesse essere incoronato (1429).

La cattedrale carolingia

La prestigiosa funzione assunta dalla cattedrale di Reims, luogo delle incoronazioni e dei destini del Regno di Francia, ispirò l’arcivescovo Ebbone a innalzare un edificio più grande, così da poter meglio accogliere le solenni cerimonie. I lavori della costruzione carolingia presero avvio nell’818 e si conclusero durante il vescovado di Incmaro. Nell’ottobre dell’862 il presule officiò il rito di consacrazione della nuova chiesa alla presenza dell’imperatore Carlo il Calvo. Nei secoli successivi l’edificio non mancò di essere ampliato: a partire dal 976 per volontà dell’arcivescovo Adalberone e alla metà del XII secolo7.

La ricostruzione di Albéric de Humbert

Il 6 maggio del 1210 l’antica cattedrale di Reims risalente all’età carolingia bruciò per negligentiam, come testimonia il cronista francese Alberico delle Tre Fontane8. Il tragico evento colpì a tal punto la cittadinanza che l’arcivescovo Albéric de Humbert decise per un’immediata ricostruzione9. Esattamente un anno dopo, il 6 maggio 1211, il presule posò la prima pietra del nuovo cantiere10. I fondi necessari vennero reperiti attraverso le donazioni dei fedeli e forniti in gran parte dal ricco capitolo dei canonici, che possedeva parte della filiera tessile di Reims. Dopo appena trent’anni, non senza periodi di interruzione dei lavori, il 7 settembre 1241 intravit capitulum Remense chorum suum, il capitolo si insediò nel coro ormai concluso della cattedrale11. L’edificio, tuttavia, non era ancora concluso: parte delle strutture furono completate intorno al 1275, mentre la costruzione delle torri e le decorazioni sulla facciata si protrassero sin oltre la metà del XV secolo.

La grande cattedrale gotica di Reims

La cattedrale Notre-Dame di Reims leggiadra e aggraziata si innalza al termine di un viale alberato, domina la scena con la sua presenza monumentale. La facciata è caratterizzata da due torri quadrangolari prive di guglie, invero previste nel progetto originale eppure mai realizzate. Il prospetto è scandito da tre ordini orizzontali per mezzo di una sapiente alternanza degli spazi e delle masse scultoree. Un’elegante loggia ospita le raffigurazioni dei re sul livello superiore. Tra le cinquantasei statue della galleria si distingue Clodoveo, sovrano dei Franchi raffigurato mentre sta ricevendo il battesimo, accompagnato dalla moglie Clotilde. La fascia mediana accoglie in posizione centrale l’ampio rosone affiancato da finestroni e statue di santi e della Vergine. Il livello inferiore si apre attraverso i tre grandi portali.

I portali

Gli ingressi possiedono una rara particolarità in quanto le lunette sono costituite da vetrate, una scelta attuata per consentire alla luce di rischiarare meglio le navate. I gruppi scultorei sono quindi disposti soltanto sugli archivolti e sulle slanciate cuspidi, terminanti con guglie. Gli strombi sono ornati con grandi figure di angeli, santi e personaggi biblici. Il portale settentrionale ospita il tema della Crocifissione, quello centrale è dedicato all’Incoronazione della Vergine, mentre sul timpano a destra si osserva Cristo risorto che mostra le sue piaghe al momento del Giudizio Universale.

Gli interni

La cattedrale Notre-Dame di Reims si innalza su una pianta a croce latina con tre navate. Il transetto è poco sporgente il coro possiede un deambulatorio con cinque cappelle radiali. Gli interni sono caratterizzati da uno spiccato verticalismo conferito da snelli pilastri a fascio e ariosi archi acuti. Su un livello inferiore si apre il triforio e quindi le grandi finestre del cleristorio, ornate di magnificenti vetrate policrome secondo uno schema caratteristico, composto da due monofore lanceolate sormontate da un rosone. I costoloni delle volte ogivali ricadono con grazia sui pilastri della navata come una selva di alberi e rami.

In controfacciata il rosone del portale centrale appare incorniciato da rilievi di profeti e scene del Nuovo Testamento. Presso l’architrave si snodano le storie delle reliquie di Giovanni Battista. Anche i portali laterali rispecchiano internamente i temi figurativi degli esterni: a meridione i rilievi rappresentano il Giudizio Universale, a settentrione la Passione di Cristo.

Il labirinto e i costruttori della cattedrale gotica di Reims

All’interno della cattedrale, tra la terza e la quarta campata della navata centrale, era collocato il labirinto. Il disegno pavimentale, un tempo solenne e grandioso, oggi non esiste più. Fu fatto demolire dal canonico Jacquemart nel 1778-79 giacché, si dice, disturbato dai bambini che lo percorrevano durante le funzioni liturgiche. Per gran fortuna qualcuno ne aveva fatto delle copie cartacee, le uniche testimonianze che ci consentono di ricostruirne l’aspetto. La più antica riproduzione del labirinto fu opera di Jacques Cellier (1550 circa – 1620 circa)12, mentre il canonico Pierre Cocquault annotò le didascalie in un manoscritto della Biblioteca cittadina13.

Perché il labirinto di Reims era così particolare da suscitare la curiosità degli studiosi di quei secoli? Al centro di quattro ottagoni, che si disponevano agli angoli attorno a un ottagono centrale più grande, erano raffigurati gli illustri costruttori dell’imponente cattedrale gotica con i loro strumenti di lavoro.

I quattro magistri francesi

Il labirinto non solo rivelava chi fossero i fautori di quella magnifica opera architettonica, quattro sapienti magistri francesi, ma indicava anche le parti dell’edificio da loro costruite e gli anni impiegati. Si tramandava così che Jean d’Orbais avesse iniziato il coro e l’abside (1211-1231). Tale primo capomastro di Reims era rappresentato mentre realizzava un disegno geometrico, ragion per cui è stato ipotizzato che fosse il progettista della cattedrale. Secondo il labirinto, Jean-le-Loup per sedici anni lavorò ai portali settentrionali (1231-1247). Gaucher de Reims fece invece scolpire gli archivolti e i portali sul prospetto principale, oltre a edificare le volte delle navate laterali, per otto anni (1247-1255). Infine Bernard de Soissons, nell’arco di trentacinque anni, innalzò le volte della navata centrale e progettò il rosone sulla facciata occidentale (1255-1290)14. È probabile che fu proprio quest’ultimo a disegnare il labirinto, inaugurato in occasione dell’incoronazione di Filippo il Bello nel 128615.

Al centro della traccia, dentro l’ottagono maggiore, era rappresentata un’altra persona, ormai di difficile identificazione. È possibile che si trattasse dell’arcivescovo Albéric de Humbert, colui che decise la ricostruzione della cattedrale dopo l’incendio del 1210. Altre due figure si trovavano ai lati dell’ingresso del labirinto ma Jacques Cellier non poté riprodurle poiché al tempo erano già illeggibili16. A noi uomini d’oggi non resta che contemplare la cattedrale di Reims e con la mente ripercorrere il tracciato di quell’antico labirinto. La via è cancellata, perduta, ma sopravvive in coloro che si mettono alla ricerca, che con cuore puro ancora s’inginocchiano al cospetto dell’Altissimo.

Samuele Corrente Naso

Note

  1. Vangelo di Giovanni 14, 6. ↩︎
  2. Historia Remensis Ecclesiae, 948 circa. ↩︎
  3. L’anno è dibattuto tra gli studiosi. Si veda G. Bührer-Thierry, C. Mériaux, 481-888, La France avant la France, Belin-Humensis, 2019. ↩︎
  4. Gregorio di Tours, Historia Francorum, II, 576-594. ↩︎
  5. Per uno studio delle fonti: B. Dumézil, Le baptême de Clovis: 24 décembre 505?, in Les journées qui ont fait la France, Gallimard, Paris, 2019. ↩︎
  6. B. Krusch, Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Merovingicarum, III, 1886. ↩︎
  7. P. Demouy, Notre-Dame de Reims: Sanctuaire de la monarchie sacrée, 1995. ↩︎
  8. Recueil des historiens des Gaules et de la France, ed. L. Delisle, XVIII, 777. ↩︎
  9. P. Varin, Archives administratives de la ville de Reims, Comite des travaux historiques et scientifiques, in Collection de documents inedits pour servir a l’histoire de France, serie 1: histoire politique, I, Paris, 1839-1848. ↩︎
  10. Annales Sancti Nicasii, ed. G. Waitz, Monumenta Germaniae Historica, Scriptorum, XIII, Hanover, 1881. ↩︎
  11. Ibidem. ↩︎
  12. Bibliothèque nationale de France, Département des manuscrits, Français 9152, Paris, 1583 – 1587. ↩︎
  13. R. Branner, The Labyrinth of Reims, in The Journal of the Society of Architectural Art Historians 21, no. 1, 1962. ↩︎
  14. L. Demaison, Les architectes de la cathedrale de Reims, in Bulletin archeologique, Comite des travaux historiques et scientifiques, 1894. ↩︎
  15. D. Naert, Le labyrinthe de la cathédrale de Reims: La signature des batisseurs, SIDES, 1998. ↩︎
  16. Ibidem. ↩︎

Autore

Samuele

Samuele è il fondatore di Indagini e Misteri, blog di antropologia, storia e arte. È laureato in biologia forense e lavora per il Ministero della Cultura. Per diletto studia cose insolite e vetuste, come incerti simbolismi o enigmatici riti apotropaici. Insegue il mistero attraverso l’avventura ma quello, inspiegabilmente, è sempre un passo più in là.

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