Tra i circa trecentomila petroglifi della Val Camonica la Rosa Camuna ha da sempre suscitato un grande interesse. Il simbolo è l’incisione che ricorre con maggior frequenza sulle rocce della zona, ben novantadue volte1, e cela significati ancora da indagare fino a in fondo. Il nome è infatti di per sé ingannevole: non di un fiore si trattava ma di una complessa raffigurazione connessa, forse, ai movimenti del sole. La Rosa Camuna è un lascito dell’antico popolo dei Camuni che abitò la Valle per millenni, almeno sino alla conquista romana della Gallia Cisalpina nel I secolo d.C.
La raffigurazione del simbolo
La Rosa Camuna è composta da quattro bracci slargati; cinque coppelle, ossia concavità scavate nella roccia a scopo votivo, sono collocate all’interno della figura mentre altre quattro, al suo esterno, tra una propaggine e l’altra. A seconda della disposizione degli incavi, e quindi dalla forma assunta dai bracci, essa può essere di tre differenti tipologie. Se le nove coppelle sono disposte su tre colonne si parla di quadrilobo, se si allineano su due segmenti ortogonali la forma risultante è una svastica simmetrica oppure asimmetrica2. È possibile che tali configurazioni rispondano a un’evoluzione cronologica del simbolo. La prima forma della Rosa Camuna era quella a svastica, i cui esemplari sono datati al VII-IV secolo a.C., e poneva l’accento sull’idea di movimento. Solo a partire dalla fine del VI secolo a.C. si ha testimonianza di una rosa quadrilobata e quindi più statica.

Interpretazioni della Rosa Camuna
Il significato della Rosa Camuna è ancora oggi oggetto di dibattito tra gli archeologi. In passato sono state proposte diverse interpretazioni, tra le quali un motivo decorativo celtico a girandola3 o la raffigurazione di un sistro4. Tuttavia, la presenza delle coppelle suggerisce che il simbolo potesse essere legato a qualche pratica cultuale propiziatoria, connessa forse alla fertilità e ai movimenti del sole5. In particolare, essa potrebbe figurare la posizione dell’astro durante i solstizi e gli equinozi.

Un’evidenza notata dagli studiosi è che il simbolo ricorra spesso insieme alla rappresentazione di uomini armati in atteggiamento orante o mentre eseguono una danza rituale. Le figure sono collocate di fianco alla Rosa Camuna, rivolgono lo scudo verso di essa e impugnano una spada con l’altra mano. È possibile che i petroglifi venissero realizzati dai Camuni in aree sacre destinate al culto dei defunti e, in particolare, proprio degli eroi-guerrieri della comunità rappresentati nelle incisioni6. La Rosa Camuna avrebbe così il significato di rinascita e rigenerazione, come il sole che attraverso il suo moto nel corso dell’anno rinnova la vita.
Samuele Corrente Naso
Note
- Fonte Unesco, https://whc.unesco.org/en/list/94. ↩︎
- P. Farina, The motif of the “Camunnian Rose” in the Rock Art of Valcamonica, in Tracce Online Rock Art Bulletin 7, 1997. ↩︎
- P. Jacobsthal, Celtic rock-carvings in northern Italy and Yorkshire, in The Journal of Roman Studies, XXVIII, 1938. ↩︎
- E. Süss, Le incisioni rupestri della Valcamonica, Milano, 1985. ↩︎
- V. Fusco, Su alcuni nuovi aspetti di incisioni rupestri camune scoperte ad alta quota, in Sibrium, XI, 1972. ↩︎
- A. Marretta, M. G. Ruggiero, L’arte rupestre camuna, in M. A. Crippa, S. De Francesco, P. M. De Marchi, L. Erba, P. Grillo, A. Marretta, S. Muzzin, E. Roffla, M.G. Ruggiero, S. Solano, F. Zanzottera, Milano e Lombardia dall’alto, Editoriale Jaca Book SpA, Milano, 2015. ↩︎