Friburgo in Brisgovia è una graziosa cittadina del Baden meridionale, nella Foresta Nera della Germania sud-occidentale. Il borgo si distende lungo le rive del fiume Dreisam ed è dominato a oriente dalla verde collina dello Schlossberg. Una rilassante passeggiata è sufficiente per visitarne il centro storico, spaccato dalla Kaiser-Joseph-Straße, che si snoda tra corte viuzze d’origine medievale. Una prima struttura castellare fu costruita sullo Schlossberg di Friburgo a partire dal 1091 per volontà di Bertoldo II, duca di Zähringen. Ai suoi piedi si sviluppò il borgo, che crebbe rapidamente grazie soprattutto al possesso di un fiorente mercato, i cui diritti aveva acquisito Corrado I nel 11201. In quell’epoca il cuore della città era circondato da mura possenti, di cui sopravvivono due porte di accesso turrite risalenti al XIII secolo, la Martinstor e la Schwabentor (Porta Sveva), entrambe verso nord.

Vero fulcro dell’intreccio urbano è l’imponente cattedrale gotica di Nostra Signora (Münster unserer lieben Frau), che svetta su Friburgo con un’altezza di 116 metri. Venne innalzata a partire dal 1200 per volere dell’ultimo duca di Zähringen, Bertoldo V2. La cattedrale sostituì una chiesa romanica più piccola, eretta sullo stesso luogo all’indomani della fondazione della città.
La Cattedrale di Friburgo in Brisgovia
La Cattedrale di Friburgo è edificata con la locale pietra d’arenaria rossa, su pianta a tre navate con transetto e abside semicircolare. Come di consueto l’edificio è orientato secondo la direttrice ovest-est. La copertura è costituita da volte a crociera costolonate, mentre una cupola ottagonale sovrasta la crociera. L’edificio si mostra oggi nelle sue eleganti linee gotiche, eppure il progetto originale di Bertoldo V era ancora romanico, come si nota presso il transetto3. A questa prima fase costruttiva risalgono anche le basi delle torri “dei galli” ai lati del coro.

La morte del Duca, sepolto in un luogo sconosciuto dell’erigenda cattedrale nel 1218, segnò un importante punto di svolta. Bertoldo V non aveva eredi: con lui ebbe fine la dinastia degli Zähringen e Friburgo passò nelle mani dei conti di Urach. I nuovi arrivati decisero nel 1230 di modificare il progetto della cattedrale, affinché divenisse ancora più grandiosa. Il Münster venne ridisegnato per accogliere il nuovo stile che sempre di più si stava diffondendo dalla Francia, il gotico4.

Le navate della cattedrale di Friburgo in Brisgovia
Vennero così innalzate le prime due campate della navata a est. Invece a un gotico più maturo appartengono l’aula, con le campate a ovest, e l’alta torre che corona la facciata, entrambe completate tra il 1260 e il 1330. Le navate, sul modello della vicina Cattedrale di Strasburgo, sono scandite da possenti pilastri a fascio e alti archi a sesto acuto. Verso l’esterno si aprono le splendide vetrate policrome realizzate tra il XIII e il XVI secolo, ormai non tutte originali, ciascuna costituita da tre aperture lanceolate e tre piccoli rosoni. Le finestre, adornate con figure di santi e martiri, furono donate dai minatori della Foresta Nera e dalle corporazioni degli artigiani. Vi si possono riconoscere le insegne dei fabbri, dei sarti, dei pittori, dei fornai e dei tinai della città.

La guglia
La staticità dell’edificio fu migliorata per mezzo di un sapiente impiego di contrafforti e archi rampanti. Un ignoto architetto progettò la torre-guglia, alta 116 metri, che si eleva attraverso una successione armonica di eleganti geometrie: quadrangolare nella base, ottagonale presso il corpo centrale su cui poggi la leggera cuspide. Quest’ultima è interamente traforata, una scelta innovativa che non aveva precedenti in Germania. La guglia è introdotta a pianterreno da un portico accessibile traversando un maestoso portale strombato e cuspidato.

Il portico di ingresso
Le numerose sculture policrome del portico, del XIV secolo, non seguono un programma iconografico coerente ma costituiscono una sorta di compendio della storia della salvezza. L’ingresso principale è dominato dalla rappresentazione del Giudizio Universale e dalla Scene della vita di Cristo presso il timpano, diviso in tre registri. Lungo gli archivolti si dispongono profeti del Vecchio Testamento, martiri e gli Episodi della vita di Maria.

Le strombature sugli stipiti accolgono a sinistra i tre Magi e la personificazione dell’Ecclesia che regge croce e calice. Sulla destra ecco l’Annunciazione alla Vergine, la Visita dello Spirito Santo, l’Incontro con Elisabetta. Una donna bendata che impugna uno scettro spezzato è figurazione del Vecchio Testamento e della legge ebraica.

Sul pilastro centrale del portale v’è scolpita Maria con il bambino. Ai suoi piedi, addormentato, si osserva Jesse, progenitore della stirpe di Davide da cui fu generato Cristo. Le pareti laterali dell’atrio sono abbellite da due serie di statue su arcate gotiche, racchiuse in baldacchini: da una parte le vergini sagge e i vizi, il diavolo tentatore e l’angelo ammonitore; dall’altra le vergini stolte e le arti liberali.
Il coro tardogotico
Nel 1354 il Consiglio comunale di Friburgo ordinò il rifacimento della zona absidale, affidando i lavori a Hans von Gmünd5. La costruzione della chiesa proseguì sotto il dominio dei conti di Urach fino al 1368. In quell’anno i cittadini di Friburgo presero in prestito dagli Asburgo quindicimila marchi d’argento per affrancarsi dalla famiglia nobiliare. Tuttavia, non riuscirono a ripagare l’ingente debito e il borgo cadde sotto il dominio austriaco.

La situazione economica dei cittadini era aggravata anche dalla costruzione del Münster, i cui lavori proseguivano solo grazie a donazioni spontanee e lasciti. Il rifacimento del coro, coperto da un’innovativa volta reticolare, si prolungò per più un secolo e poté dirsi concluso solo nel 1513, anno della nuova consacrazione dell’edificio. La zona absidale vide pertanto l’aggiunta di un deambulatorio, di quattordici cappelle radiali e delle torri laterali “dei galli” (Hahnentürme). In tal modo i fedeli potevano pregare innanzi alle reliquie, ivi custodite, senza disturbare le funzioni liturgiche che si svolgevano presso l’altare maggiore della loro imponente cattedrale.
Samuele Corrente Naso
Note
- P. P. Albert, Achthundert Jahre im Breisgau 1120-1920, Friburgo, 1920. ↩︎
- J. Schilter, Chronicke Der Stadt Freyburg im Brisgaw, Verlegt und getruckt durch Jostas Städel/Im Jahr Christi, 1698. ↩︎
- W. Hart, Das Freiburger Münster, Rombach, Friburgo in Brisgovia, 1978. ↩︎
- Ibidem. ↩︎
- P. P. Albert, Urkunden und Regesten zur Geschichte des Freiburger Münsters, in Freiburger Münsterblätter, 5, 1909. ↩︎