I Cavalieri del Tau di Altopascio

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Lungo la porzione toscana della Via Francigena, l’antico camminamento che dalla Francia conduceva i pellegrini sino a Gerusalemme, v’è il grazioso comune di Altopascio. Ivi, prima del 1084, sorgeva lo Spedale edificatus in locus et finibus ubi dicitur Teupascio1Tale era infatti la struttura adibita al sostentamento e alle cure per i viandanti che percorrevano i sentieri adiacenti. Intorno a questo primitivo nucleo si stabilì presto l’importante ordine militare religioso-cavalleresco noto come i Cavalieri di San Giacomo, o più semplicemente i Cavalieri del Tau. Parimenti all’opera che i Cavalieri Templari svolgevano in Terra Santa, essi si occupavano di scortare e difendere i pellegrini lungo la via, fornire i medicamenti necessari, nonché di migliorare la viabilità stessa tramite la costruzione di ponti o selciati. I Cavalieri di Altopascio furono ligi alla regola di Sant’Agostino e ponevano l’apostolo San Giacomo come loro massimo protettore.

Il simbolo dei Cavalieri del Tau

La scelta della dedicazione a San Giacomo non era casuale: l’apostolo è da sempre considerato il protettore dei pellegrini. Non a caso, uno dei camminamenti più importanti dell’età di mezzo era quello di Santiago di Compostela, in Spagna. I Cavalieri di Altopascio adottarono il simbolo del Tau, che ricorda nella forma proprio il bastone di un pellegrino. Esso, inoltre, è connotato di diverse accezioni bibliche. Rappresenta innanzitutto l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e, pertanto, il compimento dell’intera opera di Dio. Nel libro del profeta Ezechiele si riporta poi di come “Il Signore disse: passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un Tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono”2. Il Tau rappresenta pertanto una sorta di “sigillo” che identifica gli eletti da Dio. In ultimo, il simbolo ricalca la forma della Croce di Cristo.

I Cavalieri del Tau e la chiesa di San Jacopo Maggiore

La Domus Hospitalis Sancti Iacobi de Altopassu vide probabilmente la nascita del più antico ordine cavalleresco d’Europa, poiché non si hanno menzioni di congregazioni di siffatta natura più antiche. Lo Spedale divenne un importante centro di snodo politico e militare dell’intera Toscana, implementando nel tempo i possedimenti territoriali e le ingenti ricchezze. Sul finire del 1325 fu testimone degli scontri tra gli avversi eserciti di Firenze, la quale mirava al possedimento della magione, e quello trionfante di Pisa-Lucca, quest’ultimo sotto il comando di Castruccio Castracani3.  I Cavalieri di San Giacomo svolsero le loro attività ufficialmente sino al 1459, sebbene si hanno menzioni di una “clandestinità” nel secolo successivo, allorché papa Pio II ne dichiarò lo scioglimento e la confisca dei beni.

Fondamentale centro di culto dei cavalieri del Tau era senza dubbio la chiesa di San Jacopo Maggiore, situata nel centro cittadino di Altopascio. L’edificio originario, risalente al XII secolo, è di chiara ispirazione romanico-lucchese ed è oggi inglobato come transetto in un massiccio ampliamento del XIX secolo. Nonostante i successivi rimaneggiamenti, tuttavia, la facciata del gioiello romanico dei Cavalieri del Tau conserva ancora il suo antico e immutabile splendore. Qui, racchiusa tra le fasce bicrome dell’ordine superiore, una statua di San Jacopo pare salutare i pellegrini che ancora transitano per queste lande.

Samuele Corrente Naso

Note

  1. E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, A. Tofani, Firenze, 1833-1845. ↩︎
  2. Libro di Ezechiele 9,4 ↩︎
  3. G. Villani, Cronica, a cura di G. Porta, Einaudi, 1991 ↩︎

Autore

Samuele

Samuele è il fondatore di Indagini e Misteri, blog di antropologia, storia e arte. È laureato in biologia forense e lavora per il Ministero della Cultura. Per diletto studia cose insolite e vetuste, come incerti simbolismi o enigmatici riti apotropaici. Insegue il mistero attraverso l’avventura ma quello, inspiegabilmente, è sempre un passo più in là.

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