La Cappella delle Anime del Purgatorio sorgeva, un tempo, fuori dalle mura cittadine di Tortora [1]. Non-luogo edificato oltre l’abitato, essa segnava parimenti il limitare metafisico del mondo dei vivi, evidenza che si riscontra nella destinazione ad uso funerario. L’antica collocazione della chiesa, poi fagocitata dall’espandersi del tessuto urbano, non era dettata dal caso; rispondeva…
Un poggio si erge a ridosso delle mura cittadine, e su di esso un edificio sacro che riflette, come fosse a esso speculare, l’armonia del cosmo. La chiesa di San Michele Arcangelo in Perugia è circolare, simbolo della perfezione di tutto il creato, ma anche immagine e anticipazione della Gerusalemme celeste. V’è un significato escatologico…
Quale sentimento nell’innalzare la pietra, elevare il sacro oltre la terra, e tra fisica e metafisica comporre vie che s’orientavano tra desideri d’eternità? I menhir della Sardegna tratteggiano sentieri oscuri, enigmatici agli occhi di noi uomini d’oggi. La pietra è essenziale, e nella sua durezza difficile da penetrare; così pure le intenzioni, le idee, e…
All’alba del terzo millennio a.C., a Monte d’Accoddi, qualcuno guardò al cielo. E al chiarore della notte vide nel firmamento l’immagine divina della madre, la grande Dea, generatrice e nutrice dell’Universo. Come gli esseri sulla terra, anche le stelle transitavano per un tempo e poi rinascevano a nuova vita, e la luce al mattino rifulgeva…
Mi piace pensare che a Grado, un tempo, le campane suonassero lente, che i rintocchi si susseguissero placidi, come mistiche emanazioni al ritmo del mare nella laguna. L’incenso si diffondeva dai turiboli di Sant’Eufemia sin nella piazza, mentre svaniva per un istante la delicata presenza odorosa della salsedine. I motivi aggraziati dei mosaici bizantini nella…
Un colpo di spada vibra possente nell’aere; come sospinto da lingue d’un fuoco inestinguibile, sconvolge le potenze dei cieli. Le ali di Michele Arcangelo si spiegano possenti, la sciolta capigliatura è scossa da un fremito imperioso. Terribile nell’incedere, egli si scaglia contro il nemico al grido di battaglia: “Mīkā’el, chi è come Dio?”. Nessuno certamente,…
In Sardegna nella pietra si riflette, sin dal Paleolitico, quella primitiva tensione spirituale che mira alla conoscenza di sé e del mondo. La materia è così plasmata a immagine del proprio sentire, nell’arte si definiscono tratti antropomorfi sempre più espliciti, e le architetture divengono espressione compiuta di un sacro inintelligibile. Gli antichi Sardi delineano soglie…
Il lento definirsi di culture nella Sardegna prenuragica rivela una ricerca interiore dell’uomo, che attraverso riti e credenze delinea nuove cornici di senso metafisiche, nuove letture dell’esistenza. Il primitivo sentire di un ordine d’oltre-natura, che intuito appena trascende nella sfera del sacro, si concretizza nell’immagine archetipica di una divinità generatrice femminina. Quello della dea madre…